Il piatto giapponese dorayaki ha una storia che risale al periodo Edo, nel XVIII secolo. La leggenda narra che il piatto sia stato inventato accidentalmente da un samurai che era in viaggio e si era fermato in una piccola locanda.
Il samurai ordinò un pasto ma il cuoco aveva pochi ingredienti a disposizione. Utilizzò un impasto di uova, zucchero e farina per creare due frittelle sottili e dolci come base. In seguito, aggiunse una marmellata di fagioli rossi dolci, conosciuta come anko, tra le due frittelle. Il samurai fu così soddisfatto che chiese al cuoco il nome di quel piatto.
Il cuoco rispose “dorayaki”, che significa letteralmente “frittella d’oro” in giapponese. Il samurai rimase soddisfatto e decise di diffondere il piatto tra la sua gente.
Da allora, questo è diventato un piatto popolare durante il periodo delle festività e delle celebrazioni giapponesi. Oggi è un dolce molto apprezzato in tutto il mondo, con diverse varianti che includono ripieni di crema, cioccolato e frutta.
Ricetta dorayaki
Gli ingredienti per preparare il dorayaki sono:
– 2 uova
– 60g di zucchero
– 2 cucchiai di miele
– 100g di farina 00
– 1 cucchiaino di lievito in polvere
– 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
– anko (marmellata di fagioli rossi dolci)
Preparazione:
1. In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso.
2. Aggiungere il miele e mescolare bene.
3. Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito e mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo.
4. Aggiungere l’estratto di vaniglia e mescolare.
5. Coprire la ciotola con un panno umido e lasciare riposare l’impasto per circa 10-15 minuti.
6. In una padella antiaderente, scaldare a fuoco medio-basso.
7. Versare un cucchiaio di impasto nella padella e cuocere per circa 1-2 minuti o fino a quando la superficie inizia a formare delle bollicine.
8. Con l’aiuto di una spatola, girare la frittella e cuocere per altri 1-2 minuti.
9. Ripetere il processo fino ad esaurimento dell’impasto.
10. Mettere una generosa quantità di anko sulla frittella e coprire con un’altra frittella.
11. Servire caldo o freddo.
Il dorayaki può essere conservato in frigorifero per alcuni giorni.
Consigli e idee
Ci sono diverse varianti della ricetta del dorayaki, che prevedono l’utilizzo di ripieni diversi al posto del tradizionale anko (marmellata di fagioli rossi dolci). Ad esempio, è possibile utilizzare della crema pasticcera, della panna montata o della nutella, oppure aggiungere frutta fresca tagliata a cubetti come fragole, banane o kiwi. Inoltre, si può aggiungere al composto dell’impasto altri ingredienti come matcha (te verde in polvere) o cacao in polvere per conferire alla frittella un sapore diverso. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di cocco grattugiato o di noci tritate nell’impasto. Il dorayaki può infine essere decorato con scaglie di cioccolato, granella di nocciole o zucchero a velo.
Gli abbinamenti
Il dorayaki si presta ad essere abbinato con diverse bevande e altri piatti.
Per quanto riguarda le bevande, si può optare per un tè verde giapponese come il sencha o il matcha per esaltare il gusto della frittella oppure per una tazza di caffè o di latte caldo. Inoltre, si abbina bene con birre leggere come la Sapporo o la Asahi.
Per quanto riguarda gli abbinamenti con altri cibi, la frittella si sposa bene con la frutta fresca come le fragole, le banane o i kiwi, che possono essere servite come guarnizione o come ripieno al posto dell’anko. Inoltre, si abbina bene con i dolci al cucchiaio come il gelato o la panna cotta.
Per quanto riguarda i vini, questo è un dolce che non richiede un abbinamento specifico. Tuttavia, si può optare per un vino bianco frizzante come il Prosecco o un Moscato d’Asti per equilibrare la dolcezza del dolce e conferire una nota di freschezza.
In generale, il dorayaki è un dolce versatile e si presta ad essere abbinato a diversi cibi e bevande a seconda dei propri gusti e delle occasioni.